Buon giorno a tutti,oggi volevo parlarvi di un film che è uscito nelle sale il 29 febbraio,ma che io ho visto solo ieri,un per mancanza di tempo,un po’ perché il cinema si trova abbastanza distante da casa mia … comunque,mi so persa un bel filmJ.
Prospettive di un delitto,un thriller aggiornatissimo alle moderne tecnologie criminali,che ti prende in una maniera esagerata,certo come i classici film,all’americana,sono stati sbrigativi,la fine era plausibilmente scoperta,ma la trama del film è avvincente,così come i vari flashback nei flashback che non ti annoiano anche se ne sono 8,ma questo aiuta molto il film,che al contrario sarebbe stato molto piatto.
Avvincente è stata anche la rincorsa per catturare uno dei coinvolti nella mischia,anche nell’uso delle auto,il regista ha saputo modernizzarsi …
Il regista inglese Peter Trevis si è ispirato alle serie televisive americane di Lost e 24,è riesce a farci stare con il fiato sospeso fino all’ultimo,rendendo la nostra partecipazione assidua,coinvolgente!
La trama qui di seguito:
A Salamanca, in Spagna, è in corso un summit per la guerra al terrorismo a cui è prevista la partecipazione del Presidente degli Stati Uniti Ashton (William Hurt). Scortato dagli agenti segreti Thomas Barnes (Dennis Quaid) e Kent Taylor (Matthew Fox), poco prima di iniziare il suo discorso alla piazza gremita di gente, qualcuno attenta alla sua vita sparandogli e subito dopo una serie di esplosioni mietono molte vittime tra la folla. Da questo punto il film torna indietro, per ripercorrere gli avvenimenti da otto punti di vista diversi, attraverso gli occhi di Thomas Barnes, della produttrice Rex Brooks (Sigourney Weaver), di un turista videoamatore (Forest Whitaker), di un poliziotto sotto copertura (Eduardo Noriega), del Presidente, e degli attentatori stessi. Otto punti di vista per mettere assieme i pezzi di un complicato puzzle, dove la verità è una sola, unica e sconvolgente.
Consigliato!
Prospettive di un delitto,un thriller aggiornatissimo alle moderne tecnologie criminali,che ti prende in una maniera esagerata,certo come i classici film,all’americana,sono stati sbrigativi,la fine era plausibilmente scoperta,ma la trama del film è avvincente,così come i vari flashback nei flashback che non ti annoiano anche se ne sono 8,ma questo aiuta molto il film,che al contrario sarebbe stato molto piatto.
Avvincente è stata anche la rincorsa per catturare uno dei coinvolti nella mischia,anche nell’uso delle auto,il regista ha saputo modernizzarsi …
Il regista inglese Peter Trevis si è ispirato alle serie televisive americane di Lost e 24,è riesce a farci stare con il fiato sospeso fino all’ultimo,rendendo la nostra partecipazione assidua,coinvolgente!
La trama qui di seguito:
A Salamanca, in Spagna, è in corso un summit per la guerra al terrorismo a cui è prevista la partecipazione del Presidente degli Stati Uniti Ashton (William Hurt). Scortato dagli agenti segreti Thomas Barnes (Dennis Quaid) e Kent Taylor (Matthew Fox), poco prima di iniziare il suo discorso alla piazza gremita di gente, qualcuno attenta alla sua vita sparandogli e subito dopo una serie di esplosioni mietono molte vittime tra la folla. Da questo punto il film torna indietro, per ripercorrere gli avvenimenti da otto punti di vista diversi, attraverso gli occhi di Thomas Barnes, della produttrice Rex Brooks (Sigourney Weaver), di un turista videoamatore (Forest Whitaker), di un poliziotto sotto copertura (Eduardo Noriega), del Presidente, e degli attentatori stessi. Otto punti di vista per mettere assieme i pezzi di un complicato puzzle, dove la verità è una sola, unica e sconvolgente.
Consigliato!
Ciao carissima Simon, molto interessante deve essere questo film.
Forse non la solita americanata dove c’è solo azione, sparatorie, violenza, almeno la storia sembra interessante.
Magari lo vedrò :P, alla fine forse per tal motivo non mi è mai piaciuta l’America.
Da bambino per televisione sembrava che ci fossero solo film Americani ma ci vedevo solo violenza, e non capivo pechè l’uomo si divertisse ad uccidere e far soffrire in tal modo il prossimo.
Io al contrario provavo solo tristezza nel vedere ciò.
Inoltre ho capito che mi piace rifugiarmi nel passato, adoro gli oggetti antichi che rievocano epoche trascorse tipo i quadri, i mobili, scrivanie, orologi, libri..
Adoro perfino i vecchi computer, dove si utilizzava il MS-Dos e la grafica era molto rudimentale.
Mi piacerebbe tanto trovare i primi PC Olivetti, Commodore.
Nei libri, film,poi cerco sempre quelli con una storia ottocentesca, dove non ci sono computer, cellulari.
Non so come esistesse proprio un legame tra me e il passato, ma questo è un anche un male penso, perchè mi fa allontanare sempre di più dalla vita reale e dimenticare i problemi del presente.